giovedì 14 luglio 2011

Leggere prima di indossare!...

So che la speaking T-shirt rientra in una moda invalsa da diverso tempo e non è di questo che intendo parlare. Vorrei accennare invece a quelle scritte e diciture che, più genericamente, vogliono essere un elemento decorativo per l’indumento in questione e non esprimono idee e concetti più o meno provocatori, più o meno ironici, più o meno spiritosi.
Il fatto è che certe parole, o frasi semplici, sono da indossarsi con cautela, ma soprattutto con consapevolezza. Sembra, infatti, che a volte uno infili delle T-shirt senza preoccuparsi di sapere cosa c’è scritto (o disegnato) sopra, senza pensare a che cosa andrà a collocarsi accanto al viso e quindi alla persona stessa. E sarebbe pure auspicabile che ci fosse una coerenza di qualche tipo tra quella faccia e quella scritta (o disegno).
Avete mai incontrato un “savage wilderness” scritto a caratteri rossi su sfondo giallo ocra con sopra un visetto da istitutore vittoriano? C’è qualcosa di poco elegante (a volte di patetico) in certi abbinamenti. E poi leggiamole queste magliette, prima di indossarle: cosa starebbe a significarmi “savage wilderness”? Trattasi di ridondante accostamento nome e aggettivo, privo di un vero senso, evocativo di una dimensione avventurosa estrema che in genere poco ha a che fare con l’esistenza di chi ne indossa il richiamo verbale.
Per non parlare dei vari “sweet candy” (in genere indossati da chi i candies non li compra più da un pezzo), “toujours l’amour” (affermazione generica e banale, un po' ridicola sulla sciura che strattona il marito verso il parcheggio perché non ricorda se ha chiuso l'auto) o “safari” (messo lì così, da solo, che non si capisce se è un invito, un desiderio o un ricordo).
(Di P.)

2 commenti:

  1. Sono d'accordo anch'io ed ora più che mai dato che le T-shirt sono così "fashion"...e portano scritte assurde! L'eleganza è altrove...

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