domenica 29 maggio 2011

Vestirsi bene e vestirsi male richiedono quasi sempre lo stesso tempo (e gli stessi soldi): tanto vale vestirsi bene.

Vestirsi bene significa essere gradevoli per se stessi e per gli altri e cioè contribuire ad aumentare la qualità estetica dell’universo. Nel computo complessivo del cosmo il nostro contributo è infinitesimale ma innegabilmente rilevante.
Questo blog intende porsi quale umile ma onesto baluardo del bello tutti i giorni. Del bello su di noi, intorno a noi. Vestire è necessario. Farlo con grazia no, forse, ma rende la vita infinitamente più sensata.
La forma è sostanza. Ciò che vale per la poesia perché non può concedersi un legittimo prolungamento anche nella sfera esteriore che ci riguarda più da vicino, cioè quella dell’abito e dell’accessorio? Dunque, anche quando componiamo il nostro quotidiano spartito sartoriale o ci accingiamo alla scelta dell’indumento nel mercatino, nel negozio o più semplicemente davanti allo specchio, perché non cercare, oltre la “moda”, al di là della “tendenza”, a prescindere dai tanti condizionamenti esterni, un po’ di mera, in fondo gratuita, sorprendentemente durevole e appagante bellezza?
L’eleganza non sta però soltanto nell’indumento che si indossa, ad esso si accompagna il comportamento ed il linguaggio adeguato alla situazione in cui ci si trova. Essere eleganti significa anche non essere mai fuori luogo. Per questo parleremo del vestire, ma anche del parlare, dello scrivere, del mangiare in un dialogo aperto e, speriamo, stimolante.
(Di P. e C.)