In questi giorni è uscito il nuovo numero di una rivista francese per uomini (?), che già dal nome fa capire che si tratta di una testata molto creativa e che certo non ha bisogno di copiare nulla da nessuno: Lui (che in francese è il maschile di "elle", cioè Elle).
Viviamo ancora in una società libera in cui fondare una rivista è permesso a chiunque, non è questo il punto. Il punto è l'ultima copertina e la persona che vi appare. Si tratta di una foto dell'attrice Virginie Ledoyen.
Non è Nicole Kidman, ma nemmeno l'ultima arrivata. Ha cominciato a comparire al cinema verso l'inizio degli anni Novanta, vanta una carriera internazionale e ruoli che spaziano dal film d'autore al cinema di genere. Qualche titolo: L'Eau froide (1994) di Olivier Assayas, Il buio nella mente (1995) di Claude Chabrol, La figlia di un soldato non piange mai (1998) di James Ivory, The Beach (2000) di Danny Boyle, 8 donne e un mistero (2002) di François Ozon. Esce ogni anno con uno o due film e in Francia è senz'altro una celebrità, oltre che un'attrice che lavora. La signora non ha un fisico straordinario, ma possiede un volto molto bello e fotogenico e non ha ancora toccato la quarantina, perciò, se è quello il problema, può rilassarsi, perché potrà tranquillamente interpretare delle trentenni ancora per altri dieci anni.
Ebbene, nonostante tutto ciò, ha pensato di farsi fotografare sullo sfondo di una scenografia porno-chic-kitsch (profusione di dorature, di tappeti, di broccati, ecc.) in posa frontale, abbondantemente e pesantemente truccata, seduta con le gambe aperte, naturalmente seminuda, mentre con le mani tiene davanti a sé - a sé e alle parti intime - un... gatto.
Che poi è una gatta. E a chi il francese lo conosce lascio il piacere di assaporare la finezza, l'originalità e la sofisticazione dell'ardita metafora. Mentre a chi non lo conosce lascio il privilegio invidiabile di ignorare la suddetta.
Io la foto e il suo offensivo contenuto (per le attrici, per le donne, per gli uomini - veri - e perfino per i gatti) non li pubblico. Andateveli a vedere, se lo desiderate. Non sarà difficile trovarli in rete.
Tenevo a denunciare - sì, denunciare - un'operazione che è triste, banale, brutta da capo a piedi. Tutto è scadente in quell'immagine. Non so chi l'abbia scattata, ma persino la qualità della foto è mediocre. E Madame Ledoyen è ridicola, grottesca. patetica.
Mi sento offesa personalmente da tanta bruttezza e mancanza di gusto, ma soprattutto dal fatto che un'attrice (?), che un lavoro e una carriera li ha, debba abbassarsi a tali livelli per un'operazione promozionale che è - nel contenuto e nella forma - un insulto alla dignità della sua professione e di tutte le donne e degli uomini intelligenti, liberi e perfettamente consapevoli che il cattivo gusto, l'erotismo posticcio e lesivo dell'immagine della donna non sono né divertenti né eccitanti né interessanti.
Ho stabilito di non andare più a vedere nessun film con Virginie Ledoyen. Vi invito a fare lo stesso.
(Di P.)
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