giovedì 1 settembre 2011

Chic et cher (cartoline da Parigi)


Mentre C. folleggiava per la Baviera, io mi sono concessa una vacanza a Parigi, un luogo che non ha bisogno di presentazioni (tengo però a consigliare, nel caso vi capitasse di visitare questa città alla fine dell’estate, di mettere in valigia qualche pezzo strategico, onde fronteggiare un tempo meteorologico per il quale la parola “variabile” è uno sfrontato eufemismo, non solo nell’arco di una giornata, ma anche nel corso di una più modesta mezz’ora. Portatevi gli occhiali da sole, insomma, ma anche una sciarpa di seta e un pull di cachemire: non pesano nulla, né nella vostra valigia da volo low cost che non deve superare gli X chilogrammi agli spietati controlli, né quando ve li portate appresso durante passeggiate e visite sul posto. Ma quando si alza il vento, piove improvvisamente come se non dovesse mai più smettere o il sole semplicemente si nasconde dietro le tipiche nubi azzurro metallico sciarpa e pull vi salveranno – elegantemente – la salute e la vacanza).
Ebbene, durante la mia permanenza in Francia, ho ricevuto due regali notevoli, anche se per ragioni diverse. Qualcuno che mi conosce bene e non rinuncia mai a prendermi un (bel) po’ in giro mi ha offerto un oggetto che, a suo dire, è stato concepito su misura per me. Temo, al contrario, che si adatti a una larga fetta di signore e signorine, ma ho gradito tanto il pensiero quanto il regalo: una shopping che recita Mi piacerebbe tanto avere una borsa elegante e costosa
Il disegno che accompagna la frivola sentenza raffigura una Kelly del gruppo Hermès, una borsa che è un pezzo di storia della moda, uno status symbol, un emblema di stile, un classico fra i classici, ecc. Forse non tutti sanno, però, che non si è sempre chiamata così, che si tratta di una borsa creata addirittura nell’Ottocento, quando nasce la maison, e che originariamente era molto più grande e serviva per contenere le selle dei cacciatori. Le dimensioni odierne le raggiunge solo nel 1930 e soltanto a metà degli anni Cinquanta prende il nome dell’attrice Grace Kelly che, incinta della sua prima figlia, pare usò la borsa per nascondere la gravidanza ai fotografi, facendosi così immortalare con la sua Hermès in primo piano, in immagini che fecero il giro del mondo. Ma quella che sarebbe diventata la “Kelly”, con la sua chiusura a battente e serratura a chiave, era già il prodotto di punta della casa francese da diversi anni.

La mia nuova shopping non è una Hermès, benché sia, a suo modo, molto chic. E, oltre alla persona che me l’ha regalata e al suo sense of humour, mi ricorda quanto ridicola sia la passione (per le borse – ma solo per le borse?) se diventa ossessione. Non è poco per una shopping di tela.
E l’altro regalo? Be’, ça va sans dire : un sac chic et cher.
(Di P.)

3 commenti:

  1. Che bel post, che carina questa borsa e interessante la storia della Kelly, non la conoscevo. Però!
    Propongo uno scambio dei nostri racconti di viaggio.
    M.C.

    RispondiElimina
  2. Bel post e bag davvero carinissima!

    Il tuo blog è adorabile!

    Titti

    http://dellaclasseedialtremusiche.blogspot.com/

    RispondiElimina
  3. @Titti: grazie! Mi fa piacere che tu sia passata a farci visita!

    C.

    RispondiElimina